Incontro con l'autore

Una lezione di vita, incontro con Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca

Costruttivo e toccante è stato l’incontro con l’autore del libro “Era tutto perfetto” tenutosi al Liceo Scientifico Pietro Ruggieri, Gianpietro Ghidini, fondatore dell’associazione Ema Pesciolino Rosso, affiancato da Carolina Bocca, che contribuisce portando la sua testimonianza ai giovani delle scuole di tutta Italia.

I due hanno guidato tale incontro raccontando le loro esperienze da genitori di adolescenti alle prese con la droga, e come hanno affrontato tale situazione.

“Il libro che state per leggere non è la storia di un padre né quella di un uomo alla ricerca di sé stesso. È la storia di una sfida: testimoniare come l’avventura dell’esistenza umana vada oltre noi stessi e come senza amore e cura delle relazioni sia molto difficile dare quel senso alla nostra vita che possa condurci a una gioia profonda e duratura. In questo libro – in cui mi metto a nudo – non ho lo scopo di insegnare o indicare una via, ma di raccontare come tutte le strade che ho percorso, anche quelle che a posteriori ritengo sbagliate, mi abbiano aiutato a conoscere me stesso e ad accrescere la mia consapevolezza”. Così è come Gianpietro introduce il suo libro, credendosi il responsabile della ricaduta del figlio nella droga, per quei cinque minuti in cui non sono riusciti a parlare a causa della mancanza di tempo del padre.

Carolina Bocca

Gianpietro, che da adolescente sognava di diventare ricco per aiutare i più sfortunati, si laurea e diventa imprenditore, dal suo impiego guadagna molto e inizia a investire in Borsa, scordandosi la sua missione. Nel 2001 perde tutti i suoi beni e inizia un viaggio che lo ricondurrà al giovane che era, ma prima dovrà affrontare la dolorosa morte del figlio Emanuele, che lo porta ad interrogarsi sul senso della sua vita ormai annientata da questa perdita. Però quest’ultima rappresenta anche la sua salvezza perché è grazie ad Ema, ormai lontano, che Gianpietro riesce a capire cosa doveva realmente fare nella sua vita: salvare i giovani da quella che è la droga in tutti i suoi aspetti. Durante la sua esposizione, le sue parole non sono volate via ma sono entrate in tutti noi ascoltatori colmandoci di emozioni.

Anche Carolina ha avuto grande impatto su ragazzi e genitori presenti, prestando soprattutto attenzione a come lei ha salvato il proprio figlio da sola da quella che sembrava una strada senza uscita. Molti sono stati i sacrifici che ha fatto, e dopo essersi ormai arresa e avendo perso le speranze, è stato il figlio soltanto dopo 8 mesi a tornare dalla famiglia, in seguito alla riflessione sulle parole della madre, decise di non avere più contatti con il mondo oscuro della droga. Nel momento del ritorno del figlio, Carolina capì che i suoi sforzi non erano stati nulli, e fu in quel momento che comprese come per tutto quel tempo si fosse sentito il figlio: sbagliato, inadeguato, insufficiente. Furono le parole “Sei perfetto così come sei” dettate dall’animo di Carolina a scaldare il cuore del figlio.

Questo incontro è stato emozionante per tutti, adulti e ragazzi che erano presenti, lasciando un segno soprattutto ai giovani, che potrebbero in ogni momento della loro vita trovarsi in questo circolo vizioso a causa della compagnia sbagliata o perché messi da parte dalla famiglia. Un messaggio è arrivato anche ai genitori: se il figlio fuma o si droga non vuol dire che è colpa della mancanza di insegnamenti o di affetto da parte della famiglia stessa, poiché a tutti i ragazzi può capitare indipendentemente dai genitori, nonostante ciò non bisogna arrendersi ma affrontare il problema trovando sempre lo spazio da dedicare ai propri figli.

Benedetta Paladino – Giulia Di Girolamo IG

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