Il sonno
Una cupa tranquillità
Regnò nella notte
Del sonno della ragione:
Non gli sbuffi alla stazione,
Né la voce della morte
Poté destare l’umanità.
Un angosciante grigiore
Regnò nel giorno
Del sonno della speranza,
Quando ad oltranza
Venne limato ogni contorno
E lavato via ogni colore.
Tanto fosti amara, vita,
In quelle eterne settimane
Del sonno dell’amore,
Fatte dai pianti e dalle grida
Che furon tanto mute e vane
Quanto oggi fan rumore.
Antonina Rubino, IV G